L’ampia diffusione del pellets da riscaldamento domestico, negl’ultimi anni, ha ingolosito diversi operatori del mercato che hanno iniziato ad importare diversi tipi di pellets da diversi paesi europei e mondiali. L’ampio ventaglio di proposte ha provocato molte difficoltà da parte degli acquirenti nella scelta del prodotto.
Per scegliere al meglio il pellets per la propria stufa occorre adottare alcune precauzione e fare attenzione alle etichette sulle confezioni e all’aspetto dei pellets contenuti nelle confezioni stesse.
Siccome il vantaggio del pellets principale è quello di avere un’elevata resa calorica e siccome questa dipende dal legno con cui è prodotto, il primo elemento da valutare nella scelta del pellets è proprio il tipo di legno di origine. In generale possiamo dire che il pellets migliore è quello ottenuto dal legno vergine di Abete e di Faggio, il colore del pellets è importante nella misura in cui sappiamo di che tipo di legno è fatto, spesso come si sente dire più è scuro meno resa calorica sprigiona, ma si tratta di un’affermazione falsa perché è la consistenza del materiale che ne determina resa e residuo cenere. Il pellet deve inoltre avere forma e misure regolari e corrispondenti a quelle indicate sulle confezioni, non ci devono essere eccessivi residui di segatura e il pellets deve essere liscio, compatto e lucido.
Al momento dell’acquisto dei pellets è inoltre fondamentale leggere attentamente l’etichetta della confezione che devono riportare tutte le caratteristiche del prodotto (potere calorico, luogo di provenienza, etc.) e le varie certificazioni di qualità secondo le normative internazionali come la DIN51731 o la O-NORM M7135. E’ inoltre importante controllare l’integrità della confezione, infatti il pellets è molto sensibile all’umidità e tende ad assorbirla riducendo così il proprio potere calorifico. Relativamente al potere calorifico bisogna prestare attenzione al valore indicato dalla sigla KWh/kg: maggiore sarà questo valore e più sarà alto il potere calorifico dei pellets. Altra caratteristica importantissima è il valore della cenere residua, cioè lo scarto prodotto dalla combustione di un sacco di pellets, il valore deve essere inferiore all’1% ad esempio 0,5% o 0,3% come nel caso del Professional Pellets. La cenere intasa le parti della stufa che devono rimanere libere, si “incrosta” rendendo il bruciatore meno efficace, non scalda ed è prodotto sprecato.
In conclusione il miglior pellets che potete acquistare dovrebbe avere queste caratteristiche: resa calorica da >5 KWh/Kg, cenere residua minore dell’1%, umidità bassa, sacco ben confezionato e con bassa presenza di segatura.
CURIOSITA’
Un semplice trucco per valutare la bontà del pellet è quella di immergere alcuni piccoli pezzi in un bicchiere d’acqua: se vanno a fondo il pellet è di ottima qualità, se rimangono a galla no.
Buona scelta a tutti.
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