Il mercato offre una varietà di prodotti in termini di colorazione che va dal colore chiaro dell’abete al marrone intenso del castagno.
La risposta è semplice, il pellet è fatto esclusivamente con essenza di legno pressata e trafilata in cilindretti, per cui è la materia prima che determina il risultato finale: se usiamo abete,il risultato sarà un colore giallo paglierino, se invece utilizziamo il castagno, il colore sarà decisamente più scuro, di un marrone intenso.
Il gruppo Adriacoke con il marchio Professional Pellets propone un pellet realizzato unicamente con abete rosso proveniente dal Canada, derivante dall’estrazione dell’essenza del legno di abete delle immense foreste canadesi della British Columbia, il colore del Professional Pellets è tendente al marrone chiaro, chiamato in gergo caffè-latte, con caratteristiche di elevato potere calorico, resa costante e soprattutto un bassissimo residuo di cenere ben al di sotto dei limiti imposti dalle normative, questa qualità consente a chi lo utilizza di pulire la stufa con meno frequenza e di non intasare le parti meccaniche della stufa.
Il colore non determina la qualità del pellet: i valori a cui dobbiamo fare riferimento sono altri: principalmente sono tre: potere calorifico che deve essere intorno al 5kWh/kg, residuo di cenere che deve essere intorno al 0,6% o 0,5% il Professional Pellets assicura lo 0,3%, il contenuto di umidità determinante perché il pellet bruci bene ed in modo costante deve essere entro la soglia del 6% o 7%.
E’ importante leggere con molta attenzione le schede tecniche dei prodotti stampate su tutti i sacchetti, valutare il pellet non dal colore ma dai dati dichiarati, senza pregiudizi di provenienza e di colore.

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